Il limite superato delle Baby gang
Scritto da Miriam Candurro il 15. Settembre 2018
Miriam Candurro
Quando camminavi da sola per strada, da ragazzina, mettevi in conto la possibilità di un incontro con “loro”. Non succedeva spesso ma, quando avveniva, li riconoscevi da lontano: si muovevano in branco, chiassosi e padroni di sé.
Piccoli, ancora bambini, ma con in bocca le parole degli adulti a cui provavano a fare il verso.
Se li vedevi sbucare, abbassavi gli occhi e speravi di diventare invisibile per i pochi secondi in cui gli passavi accanto. Se questo non succedeva, ti si avvicinavano intimandoti di non farti più vedere dalle “loro” parti. Non era dato sapere il perché, era così e basta. Quindi, il cuore in gola, attraversavi la strada, lasciando loro il potere urbano temporaneo in quel quartiere. C’era un codice non scritto di sopravvivenza e convivenza con quei ragazzi. Se li incrociavi, facevi finta di nulla e evitavi di rispondere alle minacce che spesso, la maggior parte delle volte, restavano tali.
Quei ragazzini che un tempo avresti chiamato semplicemente “loro”, “quelli là”, oggi hanno un nome che li accomuna: baby gang. Ma non é tutto qui. Le baby gang si sono evolute. A loro non basta più incutere timore con le parole.
La minaccia è diventata un passaggio superfluo. Loro agiscono, ferocemente e senza preavviso. Eppure quel passaggio, la minaccia, era l’unico margine di speranza che fossero solo parole, frasi adulte messe in bocca a dei ragazzini che giocavano alla guerriglia urbana. Non per questo meno grave, sia chiaro, ma quella speranza li rendeva, in qualche modo, colpevoli a metà. Ora che i fatti sostituiscono le parole, la mente non può non correre ad un film, “Certi bambini”, tratto dal bellissimo e crudele libro di Diego De Silva, dove il giovane boss spiega la prima regola di ogni vero criminale: “Se qualcuno ti minaccia non ti mettere paura. Chi ti vuole fare male te lo fa e basta, non te lo viene a dire”. Quei ragazzini non hanno più scusanti. Non giocano più a fare i criminali. Lo sono, a tutti gli effetti
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